ARTE: Triennale di Setouchi 2016, le isole artistiche del Giappone

Dal 20 marzo 2016 e fino a novembre, le isole del Mar interno di Seto diventano piazze d’arte e accolgono la terza edizione della Triennale di Setouchi.

Spiegata su alcune delle 3000 isole disseminate per il Mare di Seto, la nuova edizione della Triennale di Setouchi è ricca di promesse. Il mare è al centro di quest’evento che ha l’obiettivo di rivitalizzare la regione rivalorizzando le sue isole. Quest’appuntamento sul mare si arricchisce sempre più per il grande piacere degli amatori d’arte. Dalla sua prima edizione nel 2010, la Triennale ha allargato il suo perimetro di attività passando da 7 a 12 isole più 2 porti.

Aperta sul mondo, la Triennale presenta 220 artisti canadesi, australiani, brasiliani, portoghesi, francesi, belgi, coreani… e ovviamente giapponesi. L’evento dà soprattutto l’occasione di radunare performers del mondo asiatico, di interessarsi alla cultura locale di ogni nazione del continente, di iniziare delle collaborazioni tra i paesi, di collegare l’Asia.

Da marzo a novembre, la Triennale 2016 si divide in tre sessioni scaglionate su tre stagioni: primavera (20 marzo - 17 aprile), estate (18 luglio - 4 settembre) e autunno (8 ottobre - 6 novembre).

Durante questi 108 giorni dedicati all’arte, i visitatori viaggiano d’isola in isola, tra cui Awashima, Honjima, Ibukijima, Inujima, Oshima, Shamijima, Shodoshima, Takamishima… Su Naoshima, hanno cosi il piacere di scoprire il bellissimo padiglione realizzato da Sou Fujimoto, il Naoshima Community Center di Hiroshi Sambuichi e il Museo di Benesse.

Su Teshima, l’isola risaia, Shinto Ohtake presenta un lavoro inedito tra le quattro mura di una vecchia fabbrica di noodles. Il visitatore scopre l’installazione Animatas di Christian Boltanski e può attraversare un’altra sua opera: Les Archives du Coeur.

L’installazione Feel Feel Bonsai di Masashi Hirao propone di prendere una boccata d’aria sull’isola di Megijima. Anche lui onirico, il teatro di Yoichiro Yoda apre una porta sulla cultura americana. Dal suo punto culminante, Megijima offre anche una bellissima vista sul mare e una panoramica delle isole di Seto.

Appena sbarcarti su Ogijima, la struttura portuaria di Jaume Plensa, Ogjima’s Soul, vi accoglie. Con Wallalley, Rikuji Makabe ha ricolorato le vie del villaggio mentre Takeshi Kawashima & Dream Friends hanno immaginato un Kaleidoscope Black&White.

Numerosi pezzi d’arte sono da scoprire su ciascuna delle dodici isole. Padiglioni permanenti e installazioni temporanee, il visitatore passeggia seguendo l’immaginario degli artisti.

E.B – Meretdemeures.com.

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