ARCHI: Un Trullo per le vacanze

L'Italia, terzo paese turistico d'Europa, propone da qualche anno dei trulli in affitto, in campagna o al mare. Quest'alloggio rustico della regione Puglia ha ormai il vento in poppa.

Il Trullo o Truddu in salentino, attira l'occhio e avvince. Questa curiosità architettonica pugliese si è espansa nella Vallea dell'Itria e sul tavoliere delle Murge nel secolo XIX.

Non è raro incrociare uno di questi tepee di pietra lungo le strade del tacco dello stivale italiano. Tra Bari, Brindisi e Taranto, i campi di ulivo sono orlati di trulli dai tetti piani o conici. Abitazioni permanenti o temporanee, queste casette ospitavano i contadini della regione.

Con delle mura che possono misurare fino a due metri di spessore, il trullo offre un riparo di freschezza piuttosto piacevole di fronte alle onde di calore dell’estate pugliese. Un’unica stanza si nasconde sotto la punta di questi coni di pietra bianca e grigia, costruiti esclusivamente sul piano terra a gruppi che vanno da due a cinque e sovrastati da un pinacolo scolpito. Spesso ristrutturati come residenza secondaria, questo pied-à-terre tradizionale è propizio all’arte del farniente.

Se alcune città pugliesi come Alberobello sono oggigiorno famose per i loro trulli, e figurano nella tabella d’onore delle destinazioni turistiche della regione, gli altri comuni locali non hanno motivo di essere invidiosi. A Martina Franca, Ostuni, Ceglie Messapica, Villa Castelli, o ancora Locorotondo, il truddu si mostra alla svolta del sentiero.

Da quasi vent’anni, la Puglia sviluppa un turismo locale attorno alle sue ricchezze naturali ed architettoniche. Imperdibile, il trullo diventa coì un albergo o un alloggio da affittare. In piena campagna o con vista mare, il viaggiatore può oramai dormire all’italiana, in una costruzione tipica della regione.

E.B – Meretdemeures.com.

Parole chiave
Archivi