Quest’idea di una cultura auto-produttiva d’interni, Adrien Thery e Nicolas Nardone l’hanno messa in pratica grazie all’acquaponica. Rispettivamente sviluppatore web ed ingegnere, i due co-fondatori di Risebox hanno immaginato un "incubatore" per verdure, connesso e capace di produrre per 365 giorni all’anno.
La Risebox, montata in circuito chiuso, è un vero mini ecosistema che permette di coltivare l’equivalente di 6m² d’orto in modo costante, consumando il 90% di acqua in meno rispetto ad una coltivazione tradizionale. Fauna e flora si sviluppano in simbiosi, essendo l’una necessaria alla sopravvivenza dell’altra. Per massimizzare la produzione dell’orto verticale, la Risebox è equipaggiata di LED come complemento di luce e di un sistema di sensori per verificare la viabilità dell’ecosistema.
Tutto è stato ideato affinché la Risebox sia facilmente utilizzabile. Non c’è bisogno di avere il pollice verde: un’applicazione sarà introdotta per indicare cosa fare e quando. Da quando, a febbraio 2015, i co-fondatori di Risebox si sono stabiliti nei locali dell’Electrolab di Nanterre, la fase di sviluppo si è velocizzata. Un programma "Early Adopter" dovrebbe essere attuato nel corso dell’anno 2015 per permettere ad alcuni privilegiati di ottenere le primissime Risebox del mercato.
A breve, non sarà più necessario possedere il proprio angolo di giardino per far crescere frutta e verdura, l’orto si farà all’interno e sarà accessibile a tutti.
E.B – Meretdemeures.com.
