IMMO: Un mercato in aumento, è tempo di investimento

Se gli effetti della crisi non sono ancora scomparsi, il mercato dell’immobiliare italiano osserva una crescita regolare. Investire in Italia nel 2016 rappresenta ancora un’interessante opportunità.

Piccola storia del crollo immobiliare

Prima di investire, sia per l’acquisto di una residenza secondaria che per la vostra casa principale sul mare italiano, è meglio conoscere l’evoluzione del mercato dagli inizi della crisi economica.

Nel suo rapporto pubblicato il 12 maggio 2016, l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate fa il bilancio di un decennio di crisi. Nel settore residenziale, il mercato era al suo climax con 877 000 vendite all’anno nel 2006. Dopo dieci anni di crescita, la crisi del 2007 provoca un colpo violento al mercato che cade a 689 000 transazioni nel 2008 per arrivare a 406 000 vendite al suo livello più basso, nel 2013.

Una ripresa lenta ma persistente

Dal 2014 l’immobiliare inizia una timida risalita che sembra stabilizzarsi anno dopo anno. Nel 2015, la cifra annunciata era di 448 893 vendite ossia il 6,5% in più del 2014.

La distribuzione degli investimenti sull’anno 2015 è particolarmente favorevole al Nord-Est dell’Italia con il 32,8% delle acquisizioni (+7,1 % nei confronti del 2014). La Liguria registra cosi una crescita del 2,9% e la Toscana aumenta la cifra del 10,8%. Il Nord-Est rappresenta il 19,5% delle vendite (+6,8% per l’Emilia-Romagna, +12,1% per il Veneto…). Il sud e le isole si condividono il 9,7% delle transazioni. Tutte le regioni italiane espongono una crescita fiduciosa.

La tendenza è tanto più propizia all’aumento del numero di vendite che i tassi d’interessi dei crediti immobiliari si sono abbassati di 0,65 punti nel 2015 passando così a 2,75 % circa per una durata media di 22,5 anni. Sempre secondo l’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, la superficie media delle abitazione vendute sarebbe del 106,1 mq.

L’immobiliare residenziale registra un aumento del numero di transazioni per il terzo anno consecutivo e tutto lascia pensare che gli anni 2016 e 2017 non faranno eccezioni.

E i prezzi?

La ripresa delle vendite è collegata ad un costante abbassamento dei prezzi dal 2008. Lo scarto tra un anno e l’altro tende tuttavia a ridursi. Cosi, secondo i dati del rapporto del 1° Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma, i prezzi delle abitazioni nuove sono calati dell’1,5% e le abitazioni usate del 2% tra il 2015 e il 2016. Mentre su un anno le tendenze sono al ribasso, il terzo trimestre del 2015 registra un lieve aumento dello 0,2% riguardo al trimestre precedente. Sarebbe la prima volta in quattro anni secondo l’Istat.

Tra il 2015 e il 2016, il valore del metro quadrato è calato in tutta l’Italia, in particolare nelle province del littorale. Secondo il portale italiano Immobiliare.it, la provincia di Portoferraio (Toscana) riporta il mq a 2484 € in Aprile 2016, ossia -7,97% rispetto ad Aprile 2015. A Grosseto (Toscana), la pietra cala a 2432 € al mq, ovvero il 3,64 % in meno dall’anno scorso. Dalle parti di Venezia, il mq si vende a circa 2164 € nel 2016 contro i 2224 € nel 2015. In Puglia i prezzi sono relativamente più stabili (-0,93%) e passano da 1444 € a 1431 € il mq. Reggio Calabria perde il 2,85 % con i suoi 980 € di media al mq. A Rimini (Emilia-Romagna) il mq costa 2585 € (-2,43 %), a Pescara in Abruzzo: 1669 € il mq (-0,96%).

Il mercato immobiliare italiano è ancora molto attraente per gli investitori, specialmente stranieri. Però il movimento potrebbe invertirsi a breve, come lo indica il lieve rialzo dell’ultimo trimestre 2015 e la storia… In effetti, dopo 10 anni di continuo ribasso dei prezzi non sarebbe una sorpresa se questi ultimi fossero rivalutati prossimamente. Il 2016 è sicuramente il momento ideale per investire nella penisola italiana sperando di poter realizzare una ragionevole plusvalenza in futuro.

E.B – Meretdemeures.com.

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