2020, la nuova costruzione in caduta libera
Nel 2019, la FPI* ha registrato 166 299 vendite di nuove abitazioni, cioè il 2,7% in meno rispetto al 2018 (167 101 vendite registrate). Secondo la FPI, questa contrazione del mercato si spiega con il calo del numero di permessi di costruzione rilasciati, il tempo necessario per completare i progetti, la politica del governo di concentrarsi maggiormente sulla ristrutturazione, ecc. Come risultato della legge del mercato, con la domanda che supera l'offerta, i prezzi sono aumentati (+4,6% nel 2019 rispetto al 2018).
Nel 2020 il mercato delle nuove costruzioni è precipitato. Ai fattori precedentemente elencati si è aggiunta la crisi sanitaria (arresto dei cantieri, confinamenti, mancanza di materie prime...).
Le conseguenze sono notevoli: -23,3% del totale delle vendite di nuove abitazioni tra il 2019 e il 2020 con 128 031 nuove case vendute. Solo le vendite di alloggi in blocco registrano un aumento del 7,2% in un anno. Rappresentano il 29% del volume totale delle vendite di nuove abitazioni. I prezzi si sono rialzati dello 0,5% durante lo stesso periodo.
2021, una ventata di speranza
Dal 1° trimestre del 2021, la tendenza è al rialzo con un +12,8% di vendite di alloggi nuovi rispetto al 1° trimestre del 2020 (tra cui +57,1% di vendite in blocco e +6,9% di vendite a privati).
Il 2° trimestre sembra confermare questa ripresa del mercato. La FPI riporta un aumento del 27,2% delle vendite di nuove case tra il i secondi trimestri del 2020 e del 2021. I permessi di costruzione depositati sono aumentati del 67,2% e il numero di avviamenti di abitazioni è cresciuto del 32,7% rispetto al 2° trimestre del 2021.
Anche nel 2° trimestre del 2021, le vendite in blocco, che rappresentano il 18% delle vendite totali, sono in calo del 30,3% rispetto al 2° trimestre del 2020. Sono compensati dalle vendite al dettaglio (o vendite ai privati) che salgono del 56,2%. Questo è un segno che il mercato delle nuove costruzioni è ancora attraente per gli acquirenti privati.
Tuttavia, questa ripresa del mercato deve essere messa in prospettiva perché il 2020, segnato dalla crisi sanitaria, è storicamente basso. Ciò si riflette nel volume delle vendite di nuove abitazioni, che rimane sempre inferiore del 14,1% rispetto al 2° trimestre del 2019.
Tra il 1° e il 2° trimestre del 2021, il numero di alloggi messi in vendita è passato da 23.039 a 27.532 e il numero di vendite è aumentato da 34.954 a 35.448. Se la ripresa è confermata entro la fine del 2021, ci sono buoni motivi per sperare che l'aumento sia costante e si estenda al 2022.
*FPI: Federazione Francese dei Promotori Immobiliari (aquivalente ANCE).
Meretdemeures.com
Nel 2019, la FPI* ha registrato 166 299 vendite di nuove abitazioni, cioè il 2,7% in meno rispetto al 2018 (167 101 vendite registrate). Secondo la FPI, questa contrazione del mercato si spiega con il calo del numero di permessi di costruzione rilasciati, il tempo necessario per completare i progetti, la politica del governo di concentrarsi maggiormente sulla ristrutturazione, ecc. Come risultato della legge del mercato, con la domanda che supera l'offerta, i prezzi sono aumentati (+4,6% nel 2019 rispetto al 2018).
Nel 2020 il mercato delle nuove costruzioni è precipitato. Ai fattori precedentemente elencati si è aggiunta la crisi sanitaria (arresto dei cantieri, confinamenti, mancanza di materie prime...).
Le conseguenze sono notevoli: -23,3% del totale delle vendite di nuove abitazioni tra il 2019 e il 2020 con 128 031 nuove case vendute. Solo le vendite di alloggi in blocco registrano un aumento del 7,2% in un anno. Rappresentano il 29% del volume totale delle vendite di nuove abitazioni. I prezzi si sono rialzati dello 0,5% durante lo stesso periodo.
Vendita in blocco: Acquisto di un intero progetto immobiliare che comprende diversi lotti da parte di un unico acquirente (enti di edilizia sociale, investitori istituzionali, ecc.). Quindi l'acquirente può rivendere ogni unità separatamente (vendita frazionata) o affittarle. |
2021, una ventata di speranza
Dal 1° trimestre del 2021, la tendenza è al rialzo con un +12,8% di vendite di alloggi nuovi rispetto al 1° trimestre del 2020 (tra cui +57,1% di vendite in blocco e +6,9% di vendite a privati).
Il 2° trimestre sembra confermare questa ripresa del mercato. La FPI riporta un aumento del 27,2% delle vendite di nuove case tra il i secondi trimestri del 2020 e del 2021. I permessi di costruzione depositati sono aumentati del 67,2% e il numero di avviamenti di abitazioni è cresciuto del 32,7% rispetto al 2° trimestre del 2021.
Anche nel 2° trimestre del 2021, le vendite in blocco, che rappresentano il 18% delle vendite totali, sono in calo del 30,3% rispetto al 2° trimestre del 2020. Sono compensati dalle vendite al dettaglio (o vendite ai privati) che salgono del 56,2%. Questo è un segno che il mercato delle nuove costruzioni è ancora attraente per gli acquirenti privati.
Tuttavia, questa ripresa del mercato deve essere messa in prospettiva perché il 2020, segnato dalla crisi sanitaria, è storicamente basso. Ciò si riflette nel volume delle vendite di nuove abitazioni, che rimane sempre inferiore del 14,1% rispetto al 2° trimestre del 2019.
Tra il 1° e il 2° trimestre del 2021, il numero di alloggi messi in vendita è passato da 23.039 a 27.532 e il numero di vendite è aumentato da 34.954 a 35.448. Se la ripresa è confermata entro la fine del 2021, ci sono buoni motivi per sperare che l'aumento sia costante e si estenda al 2022.
*FPI: Federazione Francese dei Promotori Immobiliari (aquivalente ANCE).
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