Quest’anno ancora, migliaia di associazioni, alcuni musei, acquari, centri scientifici e più di 70 paesi si mobilitano per celebrare, in quest’8 giugno, la Giornata Mondiale dell’Oceano attorno alla tematica "Oceano sano, pianeta sano".
La pratica in favore di una giornata mondiale dell’oceano è nata al Rio Summit del 1992, per sensibilizzare il pubblico ad una migliore gestione degli oceani e delle risorse. Con dei piccoli gesti quotidiani e azioni più importanti, questa giornata invita ogni uomo, ogni donna e ogni bambino a mobilitarsi per proteggere i mari. In effetti "dobbiamo vegliare affinché gli oceani continuino di rispondere a nostri bisogni senza pertanto compromettere quelli delle generazioni future" (Ban Ki-Moon).
Se il movimento a preso peso, anno dopo anno, fino ad essere proclamato Giornata Mondiale dell’Oceano dall’ONU nel 2009, è grazie al lavoro di coordinazione dell’associazione americana The Ocean Project e al World Ocean Network. La Rete degli Oceani riunisce le numerose associazioni e propone ogni anno una tematica per l’8 giugno.
Questa stessa rete è all’origine della creazione di una cittadinanza dell’oceano che partecipa allo sviluppo di un impegno personale degli individui attraverso l’appartenenza all’Oceano. Ogni persona che si dedica ad agire concretamente per la preservazione dei mari può cosi ottenere il suo Passaporto degli Oceani e diventare ufficialmente Cittadino dell’Oceano Mondiale.
E.B – Meretdemeures.com (Giugno 2015).
