La vigilia di capodanno è un evento imperdibile e sacro per tutti gli Scozzesi. Se il Natale ricomincia ad assumere un certo rilievo dopo secoli di pressioni presbiteriane, la serata del 31 dicembre eclissa ancora le feste natalizie. Secondo la tradizione scandinava, questo giorno che gli Scozzesi chiamano Hogmanay, fa tabula rasa del passato e permette di iniziare l’anno nuovo sotto buoni auspici.
Dal 30 dicembre a 2 gennaio, festivo in tutto il paese, le città gareggiano sull’originalità e giocano col fuoco. Stonehaven e Edimburgo su tutte, hanno acquisito una fama internazionale.
Cosi, la sera di San Silvestro, giocolieri con fuoco e cornamusa animano la piccola città costiera di Stonehaven, ma bisogna aspettare mezzanotte affinché la tradizione si riprenda i suoi diritti. Seguendo il suono delle campane, gli abitanti cominciano una lunga processione, armati di palle infiammate che fanno turbinare attorno al corpo. Queste fireballs, protagoniste di uno spettacolo splendente, vengono poi lanciate nel porto.
È tuttavia nella capitale che si svolge la festa, in tutta la sua grandezza. Da fine novembre ai primi di gennaio, essa esibisce la sua pista di pattinaggio, il mercato di Natale, la ruota panoramica e lo Star Flyer che lancia i più coraggiosi a 60 metri dal suolo. San Silvestro è il chiodo dello spettacolo. Edimburgo si prepara con tre giorni di concerti, esibizioni di cornamusa, danze tradizionali, fiaccolate e il suo abbagliante fuoco d’artificio. Poi, per iniziare l’anno con umorismo, il primo gennaio il Loony Look invita gli Scozzesi a saltare mascherati nel fiume Forth. Oserete unirvi a loro?
E.B – Meretdemeures.com.